Direttiva Green al via: i risvolti antincendio
La cosiddetta Direttiva Green (norma UE 2024/1275) entrerà in vigore il prossimo 29 maggio, con l’obiettivo di ridurre entro due anni le emissioni di CO2 e il consumo energetico in tutti gli Stati membri.
Con le disposizioni volte all’installazione di tecnologie eco-sostenibili come pompe di calore, impianti solari, batterie e strutture di ricarica per veicoli elettrici, la connessione tra l’efficienza energetica e la sicurezza antincendio diventa evidente. Ecco perché la Direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive) introduce anche nuove norme per il miglioramento della sicurezza antincendio negli edifici.
L’impatto delle tecnologie verdi sulla sicurezza antincendio
L’adozione delle nuove tecnologie green porta inevitabilmente a una ridefinizione dei rischi da affrontare in caso di incendio: le nuove infrastrutture e i dispositivi atti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici possono influenzare significativamente il loro livello di rischio incendio, la propagazione del fuoco e la capacità di evacuazione degli occupanti.
L’art. 14 della Direttiva Green pone l’accento sulla sicurezza antincendio di edifici nuovi e vecchi e sui parcheggi comprendenti mezzi elettrici, stabilendo per il 31 dicembre 2025 la scadenza entro la quale la Commissione europea pubblicherà orientamenti specifici in materia.
Le disposizioni
Le disposizioni della Direttiva Green comprendono azioni concrete per migliorare la sicurezza antincendio negli edifici. Ad esempio, l’installazione di sistemi di allarme avanzati, la progettazione di vie di fuga più sicure e la definizione di nuovi standard per la resistenza al fuoco dei materiali da costruzione sono solo alcune delle misure che gli Stati membri sono tenuti ad adottare.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, verrà incoraggiata l’installazione di punti di ricarica di autovetture elettriche e posti bici. A tal proposito, gli Stati membri dovranno provvedere:
Negli edifici residenziali di nuova costruzione con più di cinque posti auto e gli edifici non residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di cinque posti auto:
- All’installazione di almeno un punto di ricarica ogni cinque posti auto;
- Alla predisposizione di canalizzazioni per almeno il 50% dei posti auto, segnatamente condotti per cavi elettrici, per la successiva installazione di punti di ricarica;
- Ad aumentare i posti bici fino a raggiungere il 15% della media o il 10% della capacità totale di utenza degli edifici non residenziali.
Per quanto riguarda gli edifici residenziali di nuova costruzione con più di tre posti auto e gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di tre posti auto, andrà effettuata l’installazione del pre-cablaggio per almeno il 50% dei posti auto e delle canalizzazioni per la successiva realizzazione punti di ricarica, nonché l’installazione di almeno due posti bici per unità immobiliare residenziale.
Queste disposizioni hanno diverse conseguenze dal punto di vista della prevenzione incendi:l’aumento del carico elettrico sugli edifici e sugli impianti, la posa di canalizzazioni aggiuntive e la gestione del flusso di veicoli durante le operazioni di ricarica sono solo alcune delle questioni che devono essere affrontate per garantire un ambiente sicuro e protetto.
Restiamo in attesa quindi delle disposizioni specifiche della Commissione europea, che guideranno le imprese in una transizione ecologica sicura e a prova di incendio.
La Direttiva Green rappresenta una pietra miliare nella creazione di edifici green e sostenibili in Europa. Affinché questa transizione sia effettiva, è fondamentale che la sicurezza antincendio sia integrata in ogni fase del processo di progettazione, costruzione e gestione degli edifici. In questo modo potremo garantire in tutta l’Unione un futuro in cui la tutela dell’ambiente vada di pari passo con la sicurezza degli occupanti degli edifici.