Manutenzioni antincendio: cosa dice il Testo Unico per la salute e la sicurezza sul lavoro
In questo articolo illustriamo le regole da rispettare nella realizzazione e nell’utilizzo delle vie di esodo antincendio in azienda. Continua a leggere per assicurarti di essere in linea con le normative.
L’allegato VI del D. Lgs. 81/2008, il Testo Unico per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, è dedicato alle manutenzioni antincendio periodiche previste in azienda. Ecco cosa prescrive.
Il Decreto 81 chiarisce che tutte le misure di prevenzione e protezione dagli incendi attivate in azienda devono essere oggetto di sorveglianza e controllo periodico, e devono essere regolarmente manutenute per garantirne la completa efficienza.
Rientrano in questo obbligo:
- I dispositivi di rivelazione e allarme antincendio;
- I dispositivi per l’estinzione degli incendi come estintori, reti idranti e naspi, gruppi di pressurizzazione antincendio e impianti di spegnimento;
- Gli evacuatori di fumo e calore, le luci di emergenza, le porte REI, le uscite di sicurezza e la segnaletica di emergenza (ad es. frecce direzionali che segnalano le vie di esodo).
La cura periodica di questi dispositivi non è una semplice prova di funzionamento, ma una manutenzione che si compone di diverse fasi:
Sorveglianza
Controllo visivo che avviene quotidianamente a opera del personale interno all’azienda, adeguatamente formato, che verifica che gli impianti non presentino imperfezioni e anomalie, siano facilmente accessibili a tutti e si trovino nelle normali condizioni operative.
Controllo
A frequenza almeno semestrale, comprende tutte le azioni di verifica, collaudo e accertamento atte ad assicurarsi che gli impianto funzionino perfettamente e abbiano mantenuto le condizioni iniziali di efficienza.
Manutenzione ordinaria
Effettuata generalmente in loco, con strumenti ordinari, consiste nella riparazione di danni di lieve entità, causati generalmente dal tempo, dallo stato di inattività dei sistemi (ad esempio nel caso dei dispositivi in stand-by), da forti sbalzi di temperatura o corrente, o dall’obsolescenza dei componenti tecnici.
Manutenzione straordinaria
Riguarda l’intervento su sistemi più complessi, che presentino anomalie o danni maggiori, o che necessitino della sostituzione di un componente o di un’intera parte per i quali non sia possibile la riparazione.
I dispositivi oggetto di manutenzione periodica obbligatoria sono:
- Idranti: ai sensi della norma UNI9994, gli estintori fissi, portatili e carrellati sono interessati da tutte e quattro le fasi di manutenzione antincendio;
- Reti idranti e naspi: soggetti a controllo semestrale per verificarne l’accessibilità e lo stato di integrità, vanno sottoposti anche a differenti collaudi e prove di funzionamento a cadenza annuale e quinquennale;
- Gruppi di pressurizzazione antincendio: con la funzione di fornire acqua quando necessario, vengono sottoposti a controlli trimestrali e semestrali per verificarne lo stato di integrità, e sono soggetti al collaudo annuale;
- Evacuatori di fumo e calore, impianti di rilevazione antincendio, impianti di spegnimento: devono essere mantenuti in condizioni di perfetta efficienza e controllati periodicamente da personale specializzato;
- Luci di emergenza, porte REI e uscite di sicurezza: il tecnico antincendio verifica lo stato di integrità e di perfetto funzionamento di questi dispositivi, assicurandosi che le porte REI siano utilizzate secondo normativa e che le uscite di sicurezza siano perfettamente accessibili e segnalate. Si verifica inoltre che le luci di emergenza abbiano alimentazione indipendente e funzionino anche in caso di mancanza di corrente elettrica.
- Segnaletica antincendio: i cartelli segnalatori, la segnaletica orizzontale, i segnali luminosi e acustici devono essere in perfette condizioni di efficienza e allineati alle più recenti normative antincendio.
Ti ricordiamo che lo scopo dell’attività di controllo e manuntenzione antincendio è quello di garantire l’efficienza e l’utilità dei dispositivi in caso di bisogno, proteggendo le persone, i beni materiali e l’ambiente della tua azienda.
Ecco perché, come specificato dal Testo Unico, è importante che “L’attività di controllo periodica e la manutenzione sia eseguita da personale competente e qualificato.”, cioè da tecnici antincendio adeguatamente formati.
Per garantirti il massimo della sicurezza i tecnici Cope sono altamente specializzati e in continuo aggiornamento, e si occupano del mantenimento in funzione dei tuoi impianti con la massima professionalità e attenzione.