
Prevenzione incendi: il ruolo del datore di lavoro
La sicurezza antincendio in azienda dipende dalla gestione responsabile del datore di lavoro. Ecco quali pratiche vanno adottate per prevenire e affrontare efficacemente i rischi di incendio.
Un recente documento Inail, elaborato in collaborazione con Confimi Industria, fornisce raccomandazioni essenziali per la gestione della sicurezza antincendio in azienda soffermandosi sulle buone pratiche per i datori di lavoro.
Per garantire un ambiente sicuro e preparato a fronteggiare situazioni di emergenza, il datore di lavoro è responsabile di:
- Effettuare attività di sorveglianza continua su attrezzature, impianti e sistemi di sicurezza. La sorveglianza consiste innanzitutto nel controllo visivo dei dispositivi, atti a garantire che siano in condizioni di perfetta efficienza e non presentino danni. Secondo il DM 1° settembre 2021, la sorveglianza può essere effettuata anche dai lavoratori adeguatamente formati;
- Predisporre una checklist di controllo per ogni attrezzatura o sistema di sicurezza. Questo elenco dovrebbe specificare cosa verificare, come farlo, la frequenza dei controlli e chi è responsabile dell’ispezione, comprendendo anche la verifica delle misure preventive come la corretta gestione di materiali infiammabili e la fruibilità delle vie d’esodo;
- Garantire l’efficienza delle attrezzature mediante la periodica manutenzione. Oltre a occuparsi delle manutenzioni ordinarie a cura di personale specializzato, il datore di lavoro è responsabile del registro dei controlli, che documenta ogni ispezione e manutenzione effettuata. Questo registro deve riportare chiaramente gli impianti sottoposti a controllo, chi ha eseguito gli interventi, le eventuali anomalie riscontrate e le scadenze per i controlli successivi;
Ricordiamo che affidare la manutenzione a tecnici qualificati è un obbligo, poiché solo professionisti esperti possono garantire il perfetto funzionamento dei dispositivi in caso di emergenza. Inoltre, i controlli devono essere eseguiti secondo le tempistiche e le modalità previste dalle normative vigenti, in conformità alle norme tecniche e ai manuali di uso e manutenzione delle attrezzature.
- Assicurarsi che tutti i lavoratori siano a conoscenza dei nominativi e dei contatti degli addetti alla sicurezza antincendio e al primo soccorso. Questi addetti devono essere ben identificati per piano o area di competenza, in modo che possano essere rapidamente contattati in caso di bisogno;
- Occuparsi della puntuale formazione del personale, che deve essere istruito sulle procedure da seguire in caso di incendio. Questo punto comprende la redazione del piano di emergenza aziendale, che deve essere stilato in funzione della complessità dell’attività e delle strutture aziendali e deve includere istruzioni chiare su come segnalare un incendio, chi è responsabile della valutazione della situazione e chi deve avviare le procedure di evacuazione.
Infine, tra le raccomandazioni fondamentali per i datori di lavoro si trova anche la gestione della chiamata ai soccorsi esterni. È essenziale sapere chi è incaricato di effettuare la chiamata, quando deve farlo e quali dettagli deve fornire, come la natura dell’incendio, il numero di persone coinvolte e le eventuali necessità immediate. La chiarezza e la precisione in queste fasi possono fare la differenza tra una situazione gestita correttamente e una che comporta rischi seri per i lavoratori e i beni aziendali.
La prevenzione incendi in azienda è una responsabilità che non può essere trascurata. I datori di lavoro devono adottare un approccio proattivo e strutturato, che includa la sorveglianza continua, la manutenzione puntuale delle attrezzature e la formazione costante del personale, per proteggere persone e beni e per creare una vera cultura antincendio in azienda.
Sono l’impegno continuo e l’attenta gestione delle emergenze da parte del DDL ad assicurare la protezione dei lavoratori e dei beni aziendali, minimizzando i rischi e promuovendo un ambiente di lavoro sicuro e preparato.